Come una rana d’inverno – 26 Gennaio 2019
Spettacolo di Antonella Colombo. Soggetto, sceneggiatura e coreografie di Antonella Colombo;
Assistenti alle Coreografie: Marilena Garufi e Daniela Macchi; Luci e Audio di DbDecibel di Davide Costa; Costumi di Bruna Scazzosi
“Come una rana d’inverno” è il nuovo spettacolo del Centro Arte Danza in occasione della Giornata della Memoria 2018. Il titolo è tratto dalla Poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”. “Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo…Meditate che questo è stato…”
Dopo aver portato in scena per molti anni i due spettacoli “Le mura intorno” e “ Il vento della memoria”, con i quali migliaia di spettatori negli scorsi anni si sono commossi e hanno riflettuto sulle vicende drammatiche dell’olocausto, la coreografa Antonella Colombo propone dopo questi ultimi successi di critica e di pubblico il nuovo spettacolo dal titolo “Come una rana d’inverno”.
Lo spettacolo sulla giornata della memoria venne rappresentato per la prima volta nel 2012 e da allora, ogni anno, viene portato in scena sia per il pubblico serale che per le scuole. Oltre 3200 spettatori e almeno 4200 alunni delle scuole elementari, medie e superiori hanno assistito negli anni a questo spettacolo.
L’obiettivo del nuovo spettacolo “Come una rana d’inverno” è di entrare con la mente e lo spirito (grazie alle immagini, ai video, alle musiche e alle parole e alla danza) nel ricordo di ciò che non deve accadere mai più. Nessun color della pelle, nessuna distanza politica o ideologica, nessuna religione differente dalla nostra può portare a tutto quello che è stato.
Lo spettacolo è interpretato dai ballerini del Centro Arte Danza che con forti emozioni ed un forte impatto visivo rappresenteranno la tragedia della Shoa.
Nello scenario della Varsavia del 1943, un giovane insegnante ebreo, Yosef, riesce a nascondere e salvare dai campi di sterminio tanti piccoli bambini, segnati ormai dal loro tragico destino. Compie questa impresa grazie all’aiuto di tanti uomini e donne, che mettono a rischio la propria vita e quella dei familiari. Figura di spicco è quella di Ester, una giovane infermiera che aiuterà Yosef nella disperata impresa. Nello scenario di questa storia, vera
come tante altre, si raccontano le tragedie di un’epoca storica che vorremmo non si ripresentasse all’umanità. Mai più.