Venerdì 22 novembre 2024, ore 21:00
OTHELLO
di William Shakespeare
Compagnia Stabile del Teatro Sociale
con Federico Grassi,
regia di Alberto Oliva
Dopo il confronto con Goldoni e Pirandello, che hanno ispirato gli spettacoli della scorsa stagione, è giunto il momento di mettersi in gioco con uno dei più grandi capolavori del Bardo.
Lo spettacolo andrà in scena proprio nei giorni in cui si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere e crediamo che possa essere il nostro contributo a una causa di bruciante attualità.
Othello è senz’altro il dramma della gelosia, ma è ovviamente anche molto altro.
Il nostro adattamento – firmato da Federico Grassi, anche in scena nel ruolo di Iago – stringe il fuoco sui protagonisti e sul rapporto incrociato tra Othello, Iago, Desdemona ed Emilia, che interagiscono in modo parallelo o triangolare, obliquo e ingannevole.
Il grande regista Iago sta in disparte ad assistere all’“opera sua”, ma anche Desdemona ed Emilia tentano spesso di prendere le redini del gioco e controllarlo.
L’unico che subisce le trame ordite da altri è colui che, per ruolo, dovrebbe essere il sommo “ordinatore”, proprio Othello che all’inizio dell’opera esclama con gioia “La guerra è finita”, per poi precipitare in una nuova, inedita e tragica battaglia destinata a mettere a nudo la sua fragilità di uomo.
Questa battuta, “La guerra è finita”, risuona di estrema attualità nel 2024, tutti vorremmo sentirla come sollievo dopo la paura e la tensione dei conflitti che stanno dilaniando il mondo.
Ma la parola, in questo testo, come nel mondo contemporaneo, spesso si traduce in azioni che ne sono l’esatto contrario.
Ed ecco così che la fine della guerra esteriore, quella combattuta con le spade, è prologo allo sviluppo della guerra interiore, la guerra dei sentimenti, della gelosia e dell’onore, dell’amore e della fiducia, del tradimento e dell’odio.
Alberto Oliva, regista